martedì 18 settembre 2012

Moonrise Kingdom: l’ultima fatica artistica di Wes Anderson

L’ultima opera del regista Wes Anderson, Moonrise Kingdom, è stato il film d’apertura della 65ª edizione del Festival di Cannes e sarà distribuito in Italia solo a dicembre; quindi vi chiederete… come mai parlarne così tanto in anticipo se neanche l’hai visto!?
Diciamo che volevo semplicemente sfogarmi del fatto di quanto io ami e odi allo stesso tempo questo bravissimo cineasta.
Me ne sono innamorata dopo aver conosciuto la famiglia Tenembaum… ho amato tutto di quel film: una colonna sonora meravigliosa, la particolarità dei dettagli nei costumi e negli arredi e la maestria di tutti gli attori. Così quando uscì Le avventureacquatiche di Steve Zissou, non ci pensai neanche un secondo e andai subito al cinema, anche se il trailer non mi aveva convinta poi molto… infatti fu una catastrofe e odiai tutto del film (non ho avuto neanche il coraggio di concedergli una seconda chance e rivederlo!).
Nel 2007 fu la volta de Il treno per il Darjeeling e dopo aver visto solo pochi secondi del trailer lo adoravo già! Persino quando vidi il piccolo ma prelibato cortometraggio che precedeva la visione della pellicola, Hotel Chevalier… mi dissi che era fatta: Wes Anderson era di nuovo nell’Olimpo dei miei registi preferiti!
Dopo essermi deliberatamente persa Fantastic Mr. Fox (quel genere di cinema di animazione non fa davvero per me!), ecco finalmente il ritorno di Anderson sul grande schermo con una nuova pellicola.
Purtroppo ho il brutto vizio di decidere se andare a vedere un film sulla base di quanto venga conquistata dal trailer e più rivedo questo, più mi dà da pensare! Non manca certo un cast stellare di tutto rispetto… ci sono molti degli attori che amo di più, come Edward Norton e Bill Murray, quindi andrei di corsa a vederlo solo per questo, ma manca qualcosa… spero tanto di sbagliarmi!



Ecco un piccolo sunto della storia estrapolato dal web. Nell’estate del 1965, su un’isola del New England, dove vive Suzy, una ragazzina dodicenne incompresa dai genitori, si trova in campeggio Sam, uno scout, senza genitori, che è stato affidato a una famiglia la quale purtroppo lo considera un tipo difficile per continuare ad occuparsene. I due si conoscono per caso, si innamorano e decidono di scappare insieme. Questa fuga serve in apparenza solo per scomporre la dura verità quotidiana dei due adolescenti disadattati, ma in realtà cerca proprio di richiamare l’attenzione di quel mondo adulto a cui sono così tanto indifferenti.

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