lunedì 17 febbraio 2014

A Carnevale ogni scherzo vale!

Visto che è in arrivo Carnevale e l’Amica di Babette adora cucinare tutti quei deliziosi dolcetti che si è soliti mangiare in quel periodo, è stata felicissima poco tempo fa di rivedere Straziami ma di baci saziami (1968) di Dino Risi (noto regista di alcuni capolavori come Pane, amore e..., Poveri ma belli, Il vedovo, Il sorpasso), perché le ha dato l’opportunità di servirvi la ricetta di uno dei dolci carnevaleschi che più preferisce: le sfrappe.
Nella mia regione, le Marche, le sfrappe sono uno dei più comuni e tipici dolci di Carnevale, ma sono conosciute benissimo in tutta Italia con nomi diversissimi tipo frappe o chiacchiere, che potete trovare in diverse versioni ovvero cosparse di zucchero semolato o a velo, con il miele, il cioccolato oppure inzuppate con l’alchermes (proprio come piacciono a me). 
Giusto due brevi parole per il film come mio solito. Straziami ma di baci saziami è una commedia italo-francese, divertentissima grazie a un magnifico Nino Manfredi con un inconfondibile dialetto ciociaro, una svampita Pamela Tiffin e un Ugo Tognazzi dai capelli rossi posticci in un interpretazione da sordomuto indimenticabile.
Marino (Manfredi) va a Roma e per caso incontra Marisa (Tiffin, doppiata in dialetto marchigiano) e se ne innamora perdutamente. Molte difficoltà ostacoleranno, però, l’amore dei due; in particolare le malelingue che hanno fatto credere a Marino che la sua amata è stata una poco di buono. Marisa fugge e decide di sposare (forse per pietà) il sarto Umberto (Tognazzi). Un giorno, però, i due si rincontrano e il loro amore si riaccende di una tale passione, che decidono di far fuori il marito di lei… Insomma una commedia riuscitissima costellata da innumerevoli gag.
In una scena i tre personaggi si ritrovano a festeggiare il carnevale in una sorta di trattoria/ristorante. La Tiffin è travestita da splendida fata turchina, mentre Manfredi, vestito da improbabile ballerina spagnola e Tognazzi da indiano pellerossa, improviseranno insieme anche diversi passi di danza. Tornando al loro tavolo il cameriere offre loro il dolce e allora Marino/Manfredi gli risponde: "A Carnevale dalla frappa non si scappa!"
Ecco a voi la mia personale versione delle sfrappe!!!


Ingredienti (per 10 persone)
Per l'impasto: 5 uova, farina 00 q.b. (per un impasto abbastanza compatto), 1 cucchiaio raso di zucchero, 1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva, 1 cucchiaio di rhum (oppure un liquore a piacere), la buccia grattugiata di 1/2 limone e un pizzico di sale

Per friggere: 1 litro circa di olio di semi di girasole

Per la finitura: alchermes e zucchero semolato

Procedimento
1) Preparare la farina a mo' di fontana e rompere le uova nel mezzo, aggiungendo lo zucchero, l'olio, il limone grattugiato (a piacere), il liquore e il pizzico di sale;
2) Impastare il tutto fino a quando il composto non risulti omogeneo e compatto;
3) Porzionare in piccole parti l'impasto e stenderle con l'aiuto della nonna papera (oppure con il mattarello), fino a portarle allo spessore di 2-3 mm;
4) Tagliare le sfrappe con una rotella dentata o con un semplice coltello per una lunghezza e larghezza variabile a seconda dei gusti (N.B. normalmente uso tagliarle di circa 8x4 cm);
5) Nel frattempo mettere a scaldare dell'olio di semi di girasole (oppure quello che usate normalmente per friggere) e quando sarà arrivato a temperatura, poco alla volta iniziare a buttare le sfrappe in cottura;
6) Dopo averle fatte dorare leggermente, scolarle dall'olio e poggiarle su della carta assorbente;
7) Una volta freddate, disporle a strati su di un vassoio e cospargerle di alchermes e zucchero semolato.

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